Premessa
La dispersione scolastica è un fenomeno complesso che comprende aspetti diversi e che investe l'intero contesto scolastico-formativo. Può essere definita come quell'insieme di processi attraverso i quali si verificano ritardi, rallentamenti o abbandoni in uno specifico iter o circuito scolastico.
Alcune delle cause dell'insuccesso scolastico che possono trasformarsi in disagio e infine in abbandono o dispersione: la condizione socio-culturale della famiglia; l’irregolarità della carriera scolastica causata da disturbi specifici dell'apprendimento (dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia) non individuati e/o diagnosticati; le dinamiche soggettive dello studente (emarginazione, demotivazione, bassa autostima); le difficoltà relazionali all'interno del gruppo; le crisi adolescenziali; le scelte imposte, fatte superficialmente o poco affini alle effettive predisposizioni e attitudini dello studente.
La dispersione scolastica diviene indicatore della qualità del sistema formativo e pone l'accento sul valore del ruolo e della funzione della scuola, della famiglia e di tutte le istituzioni e organismi pubblici e privati che assumano l’educazione come obiettivo. Da cui la necessità di programmi di ricerca e sperimentazione di interventi adeguati e mirati, in un quadro di integrazione e interazione tra tutti i soggetti coinvolti.
Le difficoltà che molti studenti incontrano nei processi di apprendimento e nella scelta autonoma dei percorsi formativi, le criticità comportamentali che insegnanti e genitori si trovano ad affrontare quotidianamente sono oggetto di studio e direttive ministeriali, come la legge 170 del 2010 per i DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento), la Direttiva del 2012 riguardante i BES (Bisogni Educativi Speciali), le linee guida del sistema nazionale sull’orientamento permanente sancite con l’accordo della Conferenza Unificata Governo, Regioni, Enti locali nel 2013, volte ad incrementare e coordinare specifiche metodologie di intervento rispetto a tali problematiche.
Tra i vari supporti tecnici a cui la scuola può fare riferimento per specializzare le proprie azioni, a favore del gruppo classe e del singolo soggetto, di monitoraggio e prevenzione dei fenomeni di disagio correlati alla dispersione scolastica, la consulenza grafologica costituisce un’opportunità distintiva e innovativa. Essa si basa su uno strumento di osservazione diretta, di immediata applicabilità, efficace nell’evidenziare situazioni a rischio e nell’orientare l’individuo, rigoroso nel metodo, rispettoso della persona e della sua privacy.
L’Associazione Grafologica Italiana (A.G.I.), a cui aderiscono i proponenti il progetto, è accreditata dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca a svolgere iniziative di formazione e aggiornamento per il personale scolastico, ed è inserita dallo stesso MIUR nell’elenco delle Associazioni di interesse per quanto riguarda i DSA.*
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